5 gennaio: San Giovanni Nepomuceno Neumann

Giovanni Neumann, boemo di origine e vescovo di Philadelphia, si distingue al servizio dei più emarginati, nell'evangelizzazione e imprimendo una svolta culturale con la fondazione di centinaia di scuole

Un boemo che applica le virtù in grado eroico oltreoceano attraverso una serie impressionante di opere e inizative assistenziali, questa è l’estrema sintesi della storia spirituale di San Giovanni Nepomuceno Neumann, in pieno XIX secolo, che la Chiesa ha inserito in calendario il 5 gennaio in seguito alla sua canonizzazione.

Un poliglotta al servizio della Chiesa

Giovanni Neumann nasce a Prachatitz in Boemia nel 1811, come suddito dell’impero austroungarico,  da padre tedesco e madre di origine ceca. Il suo secondo nome deriva da un santo del XIV secolo, detto Nepomuceno perché nativo di Nepomuc, sempre in Boemia.

Il ragazzo è molto versato per gli studi, riceve la prima formazione nella scuola pubblica della sua città e, a dodici anni, studia discipline classiche a Budweis che, in realtà, si chiama Budejovice ed è in Repubblica Ceca. Matura presto la vocazione religiosa, entra in seminario in quella stessa città e completa gli studi teologici a Praga.

Appassionato di astronomia e botanica, si rivela un poliglotta e, grazie alla conoscenza di otto lingue, apre i suoi orizzonti al punto da proiettarsi oltreoceano. La scelta americana matura in realtà casualmente, per le circostanze legate alla condizione religiosa della sua patria. Ricevuta infatti la tonsura nel 1835, il vescovo di Budweis, Ruzika, stabilisce che ci sia già un numero più che sufficiente di preti nella sua diocesi, cancellando le ordinazioni presbiterali di quell’anno.

L’approdo negli Stati Uniti e l’ordinazione sacerdotale

Giovanni trova una soluzione alternativa, in accordo con il suo vescovo, punta prima su Strasburgo, poi si associa a un progetto di missionari per l’America, si trasferisce quindi a Parigi e infine a Le Havre, maturando la decisione di partire per gli Usa, dove approda nel febbraio 1836.

Monsignor John Dubois, allora vescovo di New York, lo ordina sacerdote e lo manda nel nord dello Stato, dove ci sono molti immigrati di origine tedesca. Segue un’intensa attività di Padre Giovanni Neumann nella regione delle cascate del Niagara, a Williamsville, poi a North Bush, dove rimane quattro anni, dedicando interamente il ministero sacerdotale ai boscaioli, i famosi e rudi lumberjacks.

L’ingresso nei Redentoristi

Nel 1842 entra a far parte dei Redentoristi, l’Ordine fondato nel 1732 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, improntato alla vita comunitaria, alla predicazione e alle missioni estere, con particolare riguardo verso i poveri e gli abbandonati. Il futuro santo boemo si divide tra Baltimora in Maryland e Pittsburgh in Pennsylvania, dove diventa rettore, prima di tornare a Baltimora come primo parroco redentorista d’America nella chiesa di Sant’Alfonso e, successivamente, in qualità di superiore provinciale dell’ordine negli Stati Uniti. Neumann riceve la naturalizzazione americana a Baltimora il 10 febbraio 1848.

Giovanni Neumann è attivissimo nella sua opera missionaria e parrocchiale, dimostrandosi un modello di osservanza della regola religiosa. I confratelli hanno testimoniato il suo zelo religioso, dato che lo avevano visto spesso trascorrere la notte in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, e l’osservanza della povertà, castità e ubbidienza, lo guidano in una vita semplice e ascetica, condividendo con gli altri il poco che ha, fino a regalare spesso l’unico paio di scarpe nuove a chi ne ha bisogno. La sua azione di assistenza è molto concreta e visita costantemente i carcerati e i malati negli ospedali per confortarli.

La consacrazione a vescovo e l’attività delle scuole

Il suo impegno e la cultura poliglotta al servizio dei migranti, a partire da quelli di origine tedesca, gli permette di operare in senso cristiano a tutto campo e, per volere della Sede apostolica, riceve la consacrazione a vescovo della diocesi di Philadelphia nel 1852. Il suo motto episcopale riassume un concetto chiave della sua devozione: “Passio Christi, conforta me!” (Passione di Cristo, fortificami!).

Giovanni Neumann mette tutto il suo talento a disposizione della nuova carica, affronta gravi difficoltà che non gli impediscono di fondare duecento scuole cattoliche e numerosi  orfanatrofi, istituendo a tale scopo la congregazione delle suore del Terz’Ordine di San Francesco che se ne occupano. Inoltre, realizza la prima chiesa parrocchiale italiana della città, dedicata alla santa fiorentina Maria Maddalena de’ Pazzi, avvia la costruzione della cattedrale e intensifica le visite pastorali alla popolazione.

Le battaglie di San Giovanni con gli avversari e la morte prematura

Il vescovo Neumann è molto amato ma alcuni, che non ne apprezzano l’impegno e il carisma religioso, lo contrastano ferocemente. Gli scontri più duri li affronta con un gruppo xenofobo e anticattolico, denominato “Know Nothing” che si distingue per assalti e incendi a scuole e conventi. I sabotaggi lo addolorano al punto di scrivere alla Santa Sede chiedendo di essere sostituito alla guida della diocesi. In ogni caso, supera i momenti di sconforto e dedica ogni energia nel proseguimento della sua missione pastorale ed evangelica, scrive due catechismi, redige una Bibbia in tedesco e collabora attivamente come articolista con giornali cattolici.

La morte lo coglie all’improvviso con un colpo apoplettico, mentre cammina per le strade di Philadelphia, il 5 gennaio 1860 a soli 48 anni. Il suo fisico e il cuore erano molto provati dal super lavoro e dallo zelo religioso, considerando che praticava anche la penitenza con un rudimentale cilicio. Viene sepolto nella chiesa di San Pietro a Philadelphia.

La canonizzazione della Chiesa

Dopo la sua morte, si sparge la voce dei suoi miracoli. La devozione verso Giovanni Neumann si diffonde rapidamente e Benedetto XV ne conferma ufficialmente le virtù in grado eroico nel 1921, requisito essenziale per la canonizzazione. La causa di beatificazione, avviata sotto il pontificato di Giovanni XXIII, si conclude su iniziativa del successore Paolo VI il 13 ottobre 1963.

Lo stesso pontefice lo proclama Santo il 19 giugno 1977 e ne sintetizza con efficacia la motivazione: “Celebrate le esequie, la fama della sua santità cominciò a diffondersi. Dio infatti comprovava questa fama con i miracoli“. La Chiesa ha stabilito che San Giovanni Nepomuceno Neumann sia festeggiato il 5 gennaio, giorno della morte e quindi del suo ingresso nella vita eterna.

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