San Pietro, primo Papa della chiesa cattolica

San Pietro è stato il primo Papa della chiesa cattolica per 25 anni

San Pietro, apostolo di Gesù,  è stato anche il primo Papa della chiesa Cattolica per volontà di Cristo: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Matteo 16,18).

San Pietro, primo Papa della chiesa cattolica aveva umili origini da pescatore

Nato a Bethsaida in Galilea nella seconda metà del primo secolo a.C. e pescatore sul lago di Tiberiade, insieme al fratello Andrea, il suo nome era Simone, che in ebraico significava “Dio ha ascoltato”, era sposato e forse vedovo perché nel Vangelo è citata solo la suocera.

Il fratello Andrea, dopo aver ascoltato l’esclamazione di Giovanni Battista: “Ecco l’Agnello di Dio!” indicando Gesù, si era recato a conoscerlo ed ascoltarlo e convintosi, disse poi a Simone “Abbiamo trovato il Messia!” e lo condusse a conoscerlo.

Pietro fu chiamato da Cristo a seguirlo dicendogli “Tu sei Simone il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa = Pietro” (che in latino è tradotto Petrus) e, in seguito alla pesca miracolosa, ebbe la promessa da Cristo che sarebbe diventato pescatore di uomini e quindi di anime.

San Pietro, il prescelto di Gesù

Il pontefice, com’è noto, esercita un potere come Vicario di Cristo sulla terra e gli studiosi concordano che il cambio di nome indicava già nell’Antico Testamento il conferimento di una missione, quindi il passaggio da Simone a Pietro è una chiara indicazione che Cristo lo aveva prescelto per un compito specifico.

Inoltre, la parola Apostolo significa, innanzitutto inviato e Pietro è l’artefice, insieme con San Paolo, apostolo delle genti, dell’organizzazione iniziale della chiesa cristiana e, a questo riguardo, Benedetto XVI ha fatto precise riflessioni sulla designazione di Simone da parte di Cristo facendo riferimento a numerosi indizi che emergono nei Vangeli:

  • A Cafarnao Gesù alloggia in casa di Pietro (Marco 1,29)
  • Quando la folla si accalca sul lago di Genesaret, Gesù sceglie di salire sulla barca di Pietro (Luca 5,3)
  • In alcune occasioni Gesù è accompagnato da tre discepoli e Pietro è sempre al suo fianco come primo del gruppo
  • Le occasioni in cui spicca la presenza di Pietro accanto al Maestro sono la risurrezione della figlia di Giairo (Marco 5,37 e Luca 8,51), Trasfigurazione (Marco 9,2, Matteo 17,1 e Luca 9,28) e agonia nell’Orto del Getsemani (Marco 14,33 e Matteo 16,37).

Il ruolo chiave di Pietro fra gli apostoli emerge anche in altre occasioni specifiche

San Pietro è una figura di riferimento e ha una posizione particolare che emerge anche in momenti cruciali della vita pubblica di Gesù perché proprio a lui il Maestro lava i piedi per primo nell’ultima Cena (Giovanni 13,6) e inoltre prega solo per Pietro, affinché non perda la Fede e, tramite lui, si confermino in essa anche tutti gli altri discepoli (Luca 22, 30-31).

Pietro è una figura chiave degli esordi del cristianesimo ma questi non gli ha risparmiato rimproveri severi di Gesù quando pensava che il Messia dovesse incarnare la figura del Dio potente fatto uomo in grado di risollevare subito il popolo ebraico dal giogo romano.

Il Maestro gli risponde con un frase famosa: “Mettiti dietro a me satana! Perché tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini” (Marco 8,33) e questo permette a Pietro di seguire con Fede Gesù, conscio dei suoi limiti e anche dei dubbi che, a più riprese gli chiede di sciogliere.

Il carattere di Pietro

Pietro è stato tra i più intraprendenti e certamente il più impulsivo degli Apostoli, divenendone il portavoce e capo riconosciuto, ma fu anche preso da grande timore durante l’arresto e il supplizio di Gesù, e lo rinnegò tre volte per poi pentirsene subito e piangere lacrime amare di rimorso.

Il primo papa non è quindi un’asceta o un diplomatico, ma è un protagonista sanguigno che afferma drasticamente le cose arrivando persino a protestare quando il Maestro preannuncia la sua imminente morte e ricevendo i rimproveri del Maestro che non comprende appieno, ma che accetta sempre, perché sa o intuisce di trovarsi davanti alla Verità.

La svolta di Pietro dopo la Risurrezione di Gesù

La Passione e la morte di Cristo sono momenti traumatici che scompaginano le file dei discepoli, facendoli scappare. Solo la madre di Gesù, Maria, e Giovanni, il più giovane degli Apostoli, restano fino alla fine sotto la Croce.

Dopo la crocifissione e la Resurrezione, Pietro ormai convinto della missione salvifica del suo Maestro, riprende coraggio e torna quindi a radunare gli altri Apostoli e discepoli dispersi nel Cenacolo alla presenza anche di Maria.

Lì ricevono lo Spirito Santo, ottenendo così la forza di affrontare i nemici del nascente cristianesimo e, con il miracolo della comprensione delle lingue, escono a predicare le Verità della nuova Fede e, dopo 12 anni trascorsi a Gerusalemme, viaggiano per il mondo conosciuto.

La vita pubblica e i miracoli di San Pietro, primo Papa della chiesa cattolica

Pietro opera molti miracoli: alla porta del tempio guarisce un povero storpio, suscitando entusiasmo tra il popolo e preoccupazione nel Sinedrio. Anania e Zaffira cadono ai suoi piedi stecchiti, per aver mentito, e Simon Mago, che voleva con i suoi soldi comprare da lui il potere di fare miracoli, finisce altrettanto male per punizione divina.

Il futuro primo Papa risuscita inoltre Tabita a Giaffa per la gioia di quella comunità fuori Gerusalemme e compie un azione di grande importanza per la diffusione del cristianesimo: ammette al battesimo il centurione romano Cornelio e la sua famiglia, stabilendo così che cristiani potevano essere anche i pagani e chi non era circonciso, come fino allora prescriveva la legge ebraica di Mosè.

Pietro è incarcerato e miracolosamente liberato, ma lascia Gerusalemme, dove la vita era diventata molto rischiosa a causa della persecuzione di Erode Antipa e intraprende vari viaggi, poi nell’anno 42 dell’era cristiana, dopo essere stato ad Antiochia, giunge in Italia proseguendo fino a Roma, centro dell’immenso Impero Romano, ne diventa vescovo e primo papa per 25 anni, anche se interrotti da qualche viaggio apostolico.

Pur non essendo stato il primo a portare la fede a Roma, diventa insieme a s. Paolo fondatore della Roma cristiana, stabilizzando e coordinando la prima Comunità, confermandola nella Fede e consolidandola come primo Papa.

La dialettica tra Pietro e Paolo

Nella prima comunità cristiana Pietro è il capo riconosciuto, ma Pietro è ancora legato alle pratiche religiose giudaiche e vorrebbe imporle ai pagani convertiti al cristianesimo. In uno scontro con lui, Paolo, folgorato sulla via di Damasco e trasformato da persecutore di cristiani in Apostolo delle Genti, gli oppone la tesi universalistica, che svincola i cristiani da ogni residuo di giudaismo per essere liberi di operare nello spirito della nuova religione.

Sembra che dopo questa discussione, Pietro e i gerosolomitani, cioè i nativi di Gerusalemme, abbiano avuto come sfera di evangelizzazione i circoncisi (giudei di Gerusalemme e della diaspora) mentre Paolo avrebbe operato fra i gentili.

In ogni caso, San Paolo specifica nella prima lettera ai Corinzi che le divergenze con Pietro non sono affatto dottrinali e c’è piena assonanza tra loro sulla Risurrezione di Cristo e la venuta del Messia, già prefigurata dai profeti nell’Antico Testamento.

La figura istituzionale del primo Papa

La grandezza di Pietro consiste principalmente nella dignità che lo riveste, trascendendo la sua persona, e si perpetua nell’istituzione del papato. Primo papa, Vicario di Cristo, capo visibile della Chiesa, egli è il capolista di una gerarchia che da venti secoli si avvicenda nella guida dei fedeli credenti.

L’umile pescatore di Bethsaida, si è trovato a guidare la nascente Chiesa, in un periodo cruciale per l’affermazione nel mondo pagano dei principi del Cristianesimo e si è mosso di conseguenza istituendone le basi che la caratterizzano ancora oggi:

  • Pietro ha istituito il primo ordinamento ecclesiastico e la recita del “Pater noster”
  • Ha indetto il 1°Concilio di Gerusalemme tra 49 e 45 a.C. nel quale Paolo ottiene che i gentili, cioè i non ebrei circoncisi, siano esentati dalla legge di Mosé, mentre le decisioni sono assunte invocando lo Spirito Santo e non più in nome della Torah
  • E’ stato ispiratore del Vangelo di Marco e autore di due lettere apostoliche, nonostante la sua scarsa cultura
  • Pietro ha inoltre nominato apostolo il discepolo Mattia al posto del suicida Giuda Iscariota.

L’epilogo della vita di San Pietro e i simboli dell’autorità pontificia

A causa dell’incendio di Roma dell’anno 64, di cui furono incolpati i cristiani, avvenne la prima persecuzione voluta da Nerone; fra le migliaia di vittime vi fu anche Pietro il quale finì nel carcere Mamertino e nel 67 (ma alcuni studiosi dicono proprio nel 64), fu crocifisso sul colle Vaticano nel circo Neroniano e, nello stesso anno, vi fu anche la decapitazione di San Paolo.

La tradizione antichissima fa risalire allo storico cristiano Origene la prima notizia che Pietro fu crocifisso, per sua volontà, con la testa in giù per differenziarsi dalla crocifissione di Gesù. Il corpo di Pietro venne sepolto a destra della via Cornelia, dove fu poi innalzata la Basilica Costantiniana.

Il primo simbolo che caratterizza la figura di Pietro e dei suoi successori è la “Cattedra“, segno della potestà di insegnare, confermare, guidare e governare il popolo cristiano e la “cattedra” è inserita nel grande capolavoro della “Gloria” del Bernini, che sovrasta l’altare maggiore in fondo alla Basilica Vaticana, a sua volta dominata dall’allegoria della colomba, raffigurante lo Spirito Santo che l’assiste e lo guida.

Il secondo simbolo, il più diffuso, è lo stemma pontificio, comprendente una tiara, copricapo esclusivo del papa con le chiavi incrociate. La tiara porta tre corone sovrapposte, quale simbolo dell’immensa potestà del pontefice. Questo simbolo oggi non è più usata e nelle cerimonie d’incoronazione è stata sostituita dalla mitria vescovile.

La mitria indica, in effetti, che il Papa è vescovo tra i vescovi e che il suo primato è tale perché vescovo di Roma, a cui la tradizione apostolica millenaria aveva affidato tale compito, mentre le chiavi simboleggiano la potestà di aprire e chiudere il regno dei cieli, come detto da Gesù a Pietro.

Le reliquie di San Pietro, primo Papa della Chiesa cattolica e la Festa dedicata

Nessun pontefice successore ha voluto chiamarsi Pietro per rispetto e, nella cripta della Basilica Vaticana, sotto il maestoso altare con il baldacchino del Bernini, detto della “Confessione”, vi sono le reliquie di s. Pietro, scoperte durante i lavori di restauro e consolidamento archeologico, fatti eseguire da papa Pio XII negli anni ’50.

La solennità, dei ss. Pietro e Paolo al 29 giugno, è una delle più antiche dell’anno liturgico che è stata inserita nel messale ben prima della festa del Natale. Inoltre, il 29 giugno sembrerebbe la cristianizzazione di una ricorrenza pagana, che esaltava le figure di Romolo e Remo, i due mitici fondatori di Roma, così come i due apostoli Pietro e Paolo sono considerati i fondatori della Roma cristiana.

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